Come trovare un secondo lavoro per arrotondare e per garantirti una maggiore tranquillità economica? E soprattutto che non ti porti via troppo tempo?
Sono sicura che te lo domandi spesso. Ed è proprio per rispondere alla tua domanda che ho deciso di scrivere questo articolo.
Posso immaginare la tua frustrazione: lavori tutto il giorno, trascuri la tua famiglia, i tuoi interessi e poi… alla fine del mese non ti rimane niente perché il tuo stipendio finisce tutto nelle spese di casa!
Ti ricordi di quella volta che hai visto quegli stivali in vetrina? Erano così belli, e poi erano addirittura in saldo! Eri veramente tentata ma alla fine hai desistito perché quel mese c’era da pagare la rata del dentista per l’apparecchio ai denti di tua figlia.
Pazienza, prima o poi capiterà un’altra occasione… Però…
… Se ci fosse un modo per avere qualche soldino in più non sarebbe male, non credi?
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Quando sei costretta a fare delle rinunce
È capitato anche a me, sai? Nello specifico era un maglioncino di cashmere. Me lo ricordo ancora come fosse ieri: rosso scuro, quasi vinaccia, con una rosa ricamata in filo di seta sul davanti.
Lo vidi la prima volta in una vetrina in un negozio in centro, ma passai oltre perché il prezzo era esageratamente al di fuori della mia portata. Dopo qualche tempo ritornai in quella strada e il maglioncino era sempre lì in vetrina, stavolta scontato del 40%: che occasione! Ma era sempre un prezzo ancora proibitivo e me ne andai di nuovo.
Ecco, quel maglioncino me lo sogno ancora! Ma d’altra parte cosa dovevo fare? All’epoca lavoravo part-time al numero verde di una cooperativa sociale e di certo lo stipendio non era da favola…
Nella vita ci sono delle priorità – soprattutto quando si parla di spese – e, che ci piaccia o no, dobbiamo fare delle scelte.
Il costo della vita oggi
Mi ricordo che negli anni ’80 il costo della vita era ben diverso da quello di oggi.
Mio padre era operaio e mia madre casalinga. Io ero solo una bambina, quindi non mi interessavo di questioni economiche, ma una cosa me la ricordo bene: i miei genitori non facevano particolari sacrifici o rinunce, come invece accade frequentemente alle giovani famiglie di oggi.
Avevamo una casa di proprietà (con mutuo annesso), un’auto nuova ogni 5-6 anni (perché mio padre non voleva avere grane con i guasti che sopraggiungono sempre alle auto di una certa età), andavamo tutti gli anni in vacanza in montagna, potevamo permetterci di andare tutte le settimane a cena fuori.
Per Natale mamma mi faceva stilare la lista di tutte le persone a cui avremmo fatto un regalo: non scendevamo mai sotto le 30 persone!
Per non parlare poi dell’elenco delle persone a cui spedire le cartoline in vacanza… Quell’elenco era infinito!!! Eppure le cartoline erano la spesa più superflua che poteva esistere, ma le spedivamo volentieri senza pensare troppo al loro costo!
Al giorno d’oggi invece dobbiamo fare attentamente i conti per arrivare alla fine del mese!
E capita puntualmente di dover rinunciare a un viaggio, ridurre la lista delle persone a cui fare il regalo a Natale, lasciare i bei maglioncini in vetrina.
Che tristezza, non credi anche tu?
Lavorare per vivere o vivere per lavorare
Sembra un gioco di parole, ma in effetti è così: dovremmo lavorare per vivere (dignitosamente, aggiungo io), non vivere per lavorare!
Eppure in questi ultimi anni il costo della vita è così aumentato che all’interno di una famiglia devono esserci almeno due stipendi, altrimenti la questione si complica.
Molte persone optano per un secondo lavoro, sacrificando però la famiglia, come ad esempio una mia carissima amica.
Elisabetta fino a qualche mese fa lavorava la mattina come donna delle pulizie in una cooperativa, mentre come secondo lavoro per arrotondare la sera nei weekend faceva la lavapiatti in un ristorante. Poi il lockdown e la cassa integrazione (che per assurdo le aveva dato una boccata d’aria), e infine il ritorno alla sua triste routine.
In passato mi aveva detto ripetutamente che i suoi lavori la stavano portando alla depressione: le sembrava di essere un automa programmato per lavare, asciugare e riporre, senza poter passare un po’ di tempo all’aperto, incontrare persone, parlare del più e del meno, ridere. Già, ridere…
La cosa che le pesava di più era che si stava perdendo l’infanzia dei suoi bimbi: le prime paroline, i primi passi, e poi i primi compiti a casa. Una frase che mi colpì molto fu: “La mattina non posso fare le treccine a Giulia”.
Non so a te, ma a me questa frase, buttata lì in una soleggiata giornata di giugno, mi fece venire il magone.
Un lavoro per tornare a godersi la famiglia
All’epoca ero diventata da poco tempo capogruppo per Yves Rocher Italia e le proposi di diventare Consulente di Bellezza. Questa attività le avrebbe permesso di guadagnare da casa durante i pochi minuti che aveva a disposizione. Avrebbe potuto iniziare come hobby ma, con un po’ di impegno da parte sua, avrebbe anche potuto diventare il suo secondo lavoro, anche solo per arrotondare lo stipendio.
Ovviamente di tempo ne aveva ben poco: due figli, due gatti, due lavori, un marito (per fortuna di quello solo uno!)
Le spiegai che non avrebbe potuto nessun obbligo o nessuna tempistica da rispettare. Quel che veniva veniva, era comunque tutto di guadagnato!
Un po’ scettica ascoltò il mio consiglio: cosa aveva da perdere?
L’affiancai per compiere il primo passo usando semplicemente il suo smartphone. La cosa le piacque perché non aveva di certo la possibilità di investire in un corso formativo e nemmeno in chissà quale strumento lavorativo!
Una delle cose che mi piace moltissimo del mio lavoro è proprio questa: non è richiesto nessun investimento e non è necessaria una qualifica o un titolo di studio particolare!
Anche se hai già un lavoro, e se questo lavoro è in un settore completamente diverso, puoi intraprendere l’attività di Consulente di Bellezza: non è necessaria nessuna esperienza perché c’è un’assistenza continua e una formazione calibrata in base alle tue personali necessità.
Il lavoro in team poi ti permette di confrontarti con le colleghe per scambiarvi suggerimenti e imparare le une dalle altre. Inoltre, non avendo vincoli di orario, è fattibile anche per chi va sempre di fretta!
Con grande sorpresa di Elisabetta (ma non mia) già al suo primo ordine guadagnò sufficientemente per organizzare una cena fuori programma al fast-food: i bimbi la desideravano da tanto tempo!
Incoraggiata dal primo risultato si impegnò subito per metter su un nuovo ordine: anche stavolta un successo… E una seduta dall’estetista per festeggiare!
E poi arrivò il terzo ordine, il quarto e così via.
In conclusione
Siamo arrivati a dicembre e Elisabetta ha deciso di farsi un regalo di Natale anticipato: ha deciso di lasciare il lavoro di lavapiatti al ristorante!
Il suo lavoro da Consulente di Bellezza le fa guadagnare quel tanto da potersi permettere di restare con la famiglia nei fine settimana.
E la cosa più bella è che ha ritrovato il sorriso: con questa nuova consapevolezza è molto più rilassata, ha imparato a dedicarsi un po’ di tempo, ha riallacciato i rapporti con le vecchie amiche e ne sta conoscendo di nuove.
Avere un secondo lavoro non significa obbligatoriamente dover sacrificare del tempo prezioso con i propri cari: puoi comunque arrotondare il tuo abituale stipendio con un’attività semplice e gratificante che ti permetta al contempo di unire l’utile al dilettevole.
Se sei curiosa e vuoi approfondire il discorso per un secondo lavoro che ti permetta di arrotondare lo stipendio e di avere più tempo da dedicare a te e alla tua famiglia, ti consiglio di dare un’occhiata a La CdB in pratica, una pagina dove troverai alcuni dettagli su questa attività.
Spero di averti dato l’ispirazione giusta per aiutarti nella tua ricerca di un secondo lavoro per arrotondare le tue entrate.
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Se hai delle domande da farmi puoi scrivermi un’email oppure lasciare un tuo commento qui sotto: ti risponderò personalmente!
A presto,
Michela